Sveglia alle 07,30 doccia veloce, ricca colazione con un ottimo “caffèlatte” (non ho capito perché Axl ha preso il tè
) ci intutiamo e scaldato le moto si parte. Naturalmente prima sosta di rito dal rifornimento per il pieno, solo che qualcuno non ha ben presente il sistema metrico decimale per cui le sue distanze non perfettamente coincidenti con la realtà, tutto questo per dire che alla mia domanda ho 20km di autonomia circa, bastano per arrivare al benzinaio? Risposta certo che si saranno 17/18 Km a dire tanto, peccato che ne erano 33 e dopo 20km mi sono fermato al primo disponibile , perdendomi il gruppo ma fortunatamente Ice mi ha visto e mi ha aspettato insieme a Pilot ed insieme abbiamo raggiunto gli altri alla sosta prevista qui abbiamo raccato un simpatico intruso con una supermotard che veniva con noi a fare il giro. Dopo aver rifornito tutte le moto si parte prima tappa Longarone, per poi proseguire verso il passo Giau, naturalmente bellissime curve condite da un panorama stupendo, arrivati al Giau dopo 29 tornati ed evitando i 2 velox lungo la strada, ci si ferma per una sostina con foto perché il panorama è veramente unico, e poi volevamo fare amicizia con delle “piccole” vacche che pascolavano nelle vicinanze, ma alla vista di Danielino si sono date alla fuga. Si riparte destinazione Pordoi, il gruppo viaggia compatto e anche qui dopo 33 ricchi tornati si arriva in cima, dove ci aspetta la sosta per pranzo al bar/ristorante di fronte alla funivia, tra panini strudel e risate il tempo passa velocemente, usciamo fuori, e vediamo che il tempo non è proprio quel che si dice bello, infatti nubi stratocumulo oscurano il cielo, dopo aver riunito tutti Pilot e la Zaky ci distribuiscono un graditissimo ricordo personalizzato del raduno, anzi colgo l’occasione per ringraziare loro che si sono prodigati nella realizzazione e tutto lo staff per il pensiero. Si riparte destinazione passo Valles passando per Canazei, Vigo di Fassa, Moena, passato Moena ci fermiamo perché il tempo promette pioggia imminente allora su le tute antipioggia, dopo aver “mandato” Niko, Nace ed il nostro simpatico ospite in avanscoperta per vedere cosa si diceva più avanti lungo la strada siamo ripartiti ma scendendo dal San Pellegrino, il cielo ci ha scarica una quantità impressionante di acqua e grandine tanto per gradire, passiamo il Valles ed il Rolle senza assolutamente vedere la strada da sotto il casco perennemente appannato o bagnato, qui sul Rolle piccola sosta, tanto per dire visto quanta acqua? No perché non vedevo un benemerito. Via ripartenza destinazione albergo magari accorciando un po’ il giro visto che le medie tenute erano talmente basse che non saremo tornati in albergo prima delle 20, finita la pioggia è tornato un gradevole clima in pianura che ci ha leggermente tolto un po’ di umido e freddo comunque dopo aver sbagliato un po’ di strade ed aver diviso il gruppo in 2 siamo finalmente tornati in albergo. Qui doccia veloce e via subito a fare cena, qui noto l’assenza di Niko, mi spiegano poi che è per “affari personali”, ma tra foto, risate, rivisitazioni del giro fatto arriva l’ora di coricarci anche perché la stanchezza si fa sentire. L'indomani fatta colazione, ripreparato i bagagli, asciugato stivali e guanti (grazie Zaky per il phon) decidiamo di fare un giro verso la diga del Vajont, salutati chi tornava a casa e non faceva il giro, si parte, prima sosta sempre il benzinaio, ed in un attimo siamo alla diga, qui ci fermiamo per una seconda colazione ed alcuni di noi decidono di fare la visita guidata alla diga, mentre io, Samoa insieme a Maverik, Marzia, Nace e Christian partiamo alla volta del lago che è subito dopo la diga, e li aspettiamo gli altri per il pranzo, la strada è pazzesca sembra una pista strada larga, curve lunghe, sarebbe da rifare 20 volte. Arrivati prenotiamo un tavolo per il pranzo ed aspettiamo che si liberi anche perché la fila è lunga e purtroppo dovremo mangiare scaglionati, nel frattempo mentre noi stiamo già mangiando, arrivano gli altri che erano alla diga, e anche loro cominciano a manducare qualcosa, nel frattempo parlando del più e del meno abbiamo la conferma che Axl è un uomo “moderno”. Ripartiamo questa volta per tornare a casa, si decide per l’autostrada, nel mentre del viaggio salutiamo man mano chi prende altre strade, ad una sosta in autostrada non poteva mancare un battibecco con le forze dell’ordine che fanno il loro mestiere ma rompono a noi, va risolta la questione si torna casa, stanchi ma felici.
Vorrei ringraziare tutti i partecipanti, mi ha fatto davvero piacere conoscere nuovi utenti del forum, grazie per aver reso speciale questo evento.
P.S. Complimenti a Ginger che con solo 3 mesi di moto si è unita noi per un giro così lungo, alle zavorrine che hanno sopportato tanti ma tanti patimenti
P.S. 2: Spero che il report non sia così noiso!!
io parto da solaaaaaa!!!!!