Re: La curva [request]
Inviato: 29 lug 2009, 20:54
Scusa Gigio, mi son ricordato solo ora di questa discussione.
Quello a cui faceva riferimento Gigio era un post apparso su un altro misterioso e tenebroso forum da noi frequentato :D
In pratica non dicevamo altro che le cose che avete scritto anche qui...anche se mi pare che nessuno abbia accennato a un discorso fondamentale: la traiettoria. La traiettoria più pulita e più veloce è sempre quella che ha un solo raggio e questo raggio è il più ampio possibile. Tradotto in termini umani vuol dire che dovete sempre puntare a impostare un angolo di piega e tenerlo per tutta la durata della curva, senza variazioni strane nè in entrata nè in percorrenza nè in uscita. Detto ciò la traiettoria più veloce è quella che vi consente di entrare larghi, toccare il punto di corda all'interno della curva (quindi stretti) e poi uscire un'altra volta larghi.
Per strada questo è fattibile anche se ovviamente non si può invadere la corsia opposta nè in entrata nè in uscita.
Se immaginiamo una curva a destra la traiettoria ideale è quella che inizia sulla riga di mezzeria, prosegue sul lato opposto della corsia verso il punto di corda (che in una curva a raggio costate corrisponde alla metà della curva) e poi porta in uscita di nuovo sulla riga di mezzeria. Personalmente mi sento di consigliare una buona entrata piuttosto che una veloce uscita. In caso di assoluta visibilità ci si può anche avventurare un pò al di là della riga di mezzeria in entrata, a tutto vantaggio dela percorrenza e della propria sicurezza.E' facile notare che anche una curva molto ampia diventa cieca se si sta attaccati al "cordolo interno".
Altra cosa: l'insieme "spostamento bacino - piegare la moto" deve essere un movimento omogeneo, ma è possibile spezzare in 2 questa fase nel caso in cui non ci sia perfetta visibilità o nel caso si stia sorpassando un'altra moto o una macchina: tirando fuori prima il corpo si può continuare a frenare mentre la moto rimane dritta e contemporaneamente si curva per via del baricentro spostato. In un secondo momento poi si lasciano i freni e si fa la curva.
Altra cosa: mai fare le curve a gas chiuso. Il freno motore, per quanto esiguo sulle nostre moto, è sempre presente. La curva si fa a velocità costante se non crescente, per diverse ragioni: 1) la trazione (positiva o negativa, ovvero, gas o freno motore) aiuta a rimanere in piedi: provare per credere...fate una curva a frizione tirata e ditemi... 2) se un giorno guiderete un bicilindrico vi renderete conto che è inimmaginabile fare una curva a gas chiuso, pena ritrovarsi a fare le curve a 10 all'ora 3) si può aprire con più facilità senza temere l'effetto on-off, perchè di fatto a "off" non ci siete mai arrivati.
Detto ciò, personalmente, cerco sempre di avere una guida più pulita possibile...poco freno, poco gas e velocità costante. Si risparmia e si hanno ampi spazi di manovra in caso di correzioni o ostacoli improvvisi.
My two cents
Quello a cui faceva riferimento Gigio era un post apparso su un altro misterioso e tenebroso forum da noi frequentato :D
In pratica non dicevamo altro che le cose che avete scritto anche qui...anche se mi pare che nessuno abbia accennato a un discorso fondamentale: la traiettoria. La traiettoria più pulita e più veloce è sempre quella che ha un solo raggio e questo raggio è il più ampio possibile. Tradotto in termini umani vuol dire che dovete sempre puntare a impostare un angolo di piega e tenerlo per tutta la durata della curva, senza variazioni strane nè in entrata nè in percorrenza nè in uscita. Detto ciò la traiettoria più veloce è quella che vi consente di entrare larghi, toccare il punto di corda all'interno della curva (quindi stretti) e poi uscire un'altra volta larghi.
Per strada questo è fattibile anche se ovviamente non si può invadere la corsia opposta nè in entrata nè in uscita.
Se immaginiamo una curva a destra la traiettoria ideale è quella che inizia sulla riga di mezzeria, prosegue sul lato opposto della corsia verso il punto di corda (che in una curva a raggio costate corrisponde alla metà della curva) e poi porta in uscita di nuovo sulla riga di mezzeria. Personalmente mi sento di consigliare una buona entrata piuttosto che una veloce uscita. In caso di assoluta visibilità ci si può anche avventurare un pò al di là della riga di mezzeria in entrata, a tutto vantaggio dela percorrenza e della propria sicurezza.E' facile notare che anche una curva molto ampia diventa cieca se si sta attaccati al "cordolo interno".
Altra cosa: l'insieme "spostamento bacino - piegare la moto" deve essere un movimento omogeneo, ma è possibile spezzare in 2 questa fase nel caso in cui non ci sia perfetta visibilità o nel caso si stia sorpassando un'altra moto o una macchina: tirando fuori prima il corpo si può continuare a frenare mentre la moto rimane dritta e contemporaneamente si curva per via del baricentro spostato. In un secondo momento poi si lasciano i freni e si fa la curva.
Altra cosa: mai fare le curve a gas chiuso. Il freno motore, per quanto esiguo sulle nostre moto, è sempre presente. La curva si fa a velocità costante se non crescente, per diverse ragioni: 1) la trazione (positiva o negativa, ovvero, gas o freno motore) aiuta a rimanere in piedi: provare per credere...fate una curva a frizione tirata e ditemi... 2) se un giorno guiderete un bicilindrico vi renderete conto che è inimmaginabile fare una curva a gas chiuso, pena ritrovarsi a fare le curve a 10 all'ora 3) si può aprire con più facilità senza temere l'effetto on-off, perchè di fatto a "off" non ci siete mai arrivati.
Detto ciò, personalmente, cerco sempre di avere una guida più pulita possibile...poco freno, poco gas e velocità costante. Si risparmia e si hanno ampi spazi di manovra in caso di correzioni o ostacoli improvvisi.
My two cents