[REPORT] il capodanno del motociclista
Inviato: 31 gen 2011, 17:49
iniziamo dal programma...
partire in 6 con 5 moto da treviso il giovedì, fare una tappa a monaco dove ci incontravamo con altri e poi il venerdì andare in fossa per restarci fino a domenica.
la realtà dei fatti è...
1 è senza patente, un altro sbatte la macchina del padre una settimana prima e quindi rinuncia sia lui che la sua donna, un altro si becca una bruttissima bronchite a 2 giorni della partenza quindi ci troviamo a partire in 2 con 2 moto.
ritrovo alle 8 e sono solo... qualche minuto e mi arriva una telefonata, è il mio compagno di viaggio che è appiedato in autostrada con l'africa twin che brucia fusibili a manetta.
INIZIAMO BENE!!!!
40 minuti di ritardo e arriva, era saltato il relè delle manopole riscaldate, per fortuna ha le moffole e abbiamo una fornitura industriale di fantastici scaldini chimici della only hot nosto sponsor in questa occasione.
la temperatura è mite e procediamo spediti fino a Trento dove il termometro arriva a circa 0°, da li saliamo sul Brennero e iniziamo a vedere qualche moto finalmente, a pranzo ci troviamo con il resto del gruppo che era partito da Torino e saliamo assieme fino ad un paesino nei pressi di Monaco e raggiungiamo l'hotel che ci è stato tanto decantato per la sua cucina slurp peccato che quel giorno la cucina fosse chiusa puntiiii
doccia calda e andiamo in un ristorante li vicino per degustare qualche piatto tipico e ci ritroviamo seduti in un ristorante greco dove ordiniamo della carne mista e ci arriva un kebab!!!!
7 italiani che vanno in germania per mangiare un kebab in un ristorante greco e non aggiungo altro <banned> però la birra era tedesca e buonissima!
ci ritroviamo ad andare a letto prestissimo, e la mattina seguente ci troviamo mezzora prima dell'orario prefissato per la colazione, le moto rimaste all'aperto partono tutte facilmente.
colazione abbondante e via per le strade della campagna tedesca, la neve rende bellissimo il paesaggio ma le strade sono pulite tranne in qualche raro tratto, arriviamo al raduno e anche li la strada è pulitissima quindi portiamo le moto in fossa mentre il gruppo di torinesi va in albergo a sistemarsi.
io e il mio amico prepariamo l'accampamento ma l'organizzazione ha già finito la paglia, cosa gravissima visto che serve a separare la tenda dalla neve!
questa mancanza non ci scoraggia, infondo c'è il sole e siamo appena arrivati, e siamo carichi, accendiamo il fuoco con un po' di difficoltà e piantiamo la tenda, facciamo anche un po' di spazio per due amici che arriveranno in giornata, in particolare un marchigiano che è partoto a mezzanotte e si sta facendo tutta una tirata mastic###i arriveranno solo alle 19 quando il sole è già calato da un pezzo! che dire, un mito, 19 ore di moto con una vecchia africa twin carica all'inverosimile, uno con 2 palle grandi come una casa!
comunque siamo li davanti al fuoco, la carne si cuoce lentamente sulle braci e ci scaldiamo con la grappa e storie di viaggi, di moto e sogni, facciamo amicizia con i nostri vicini di tenda, un gruppo di veronesi alla loro prima esperienza all'elefante e lo si vede subito dal fuoco, sarà alto un metro e brucia un sacco di legna e presto resteranno senza.
la notte porta tanto freddo e non riusciamo a bere la birra perchè si ghiacciava, non resta altro che camminare tra le tende per scaldarsi e andare a bere un buon vin brulè bollente ma da bere in fretta o diventa solo vino svampito in pochi minuti.
insomma avrete capito che la notte ha fatto un gran freddo e il mio compagno di viaggio scivolando sul ghiaccio fa un movimento innaturale che gli causa un terribile mal di schiena, passerà la notte su una sedia perchè non riesce a stare disteso.
siamo stanchi e andiamo a dormire ma qui arriva la terribile sorpresa, l'assenza di paglia è molto più grave di quanto pensassi, sento il terreno che mi toglie il calore dal corpo e dopo un paio d'ore passate a cercare una soluzione non ce la faccio più, mi infilo gli stivali ed esco dalla tenda tremolante e vado ad attaccarmi sul primo fuoco che trovo acceso, dopo un po' arriva un ragazzo barcollante che mi guarda stranito sul suo fuoco, mi chiede qualche cosa in tedesco che non capisco, ma con le mani gli faccio segno che sto congelando, lui subito prende altri due legni e li butta sul fuoco, parliamo un po' in inglese anche se lui a stento si regge in piedi, anzi un paio di volte lo tengo su che stava cadendo sul fuoco.
mi chiede da dove arrivo e che moto uso, gli dico Suzuki e lui orgoglio mi mostra la pach con la bellissima S spigolosa di colore rosso, è dei nostri! fajepaura
mi ci vuole oltre un' ora per scaldarmi un po' alcuni vicini di tenda che avevamo conosciuto durante la giornata avevano delle balle di paglia che usavano per sedersi, ne prendo una in prestito e la infilo sotto la tenda riuscendo così a dormire un paio d'ore anche se ormai il freddo è arrivato alle ossa e non va mai via del tutto.
la mattina il mio socio mi riferisce che così non riesce a sopportare un altra notte e io sono molto provato così decido che andrò con lui, anche perchè non mi va di fargli fare questo viaggio da solo.
la nostra fortuna è che uno dei nostri ha con se una farmacia e riesce a rimetterci in piedi, carichiamo tutto, ultimi saluti e via in strada, questa volta decidiamo di tagliare a sud per Villach e la strada si dimostra molto piacevole, ci sono solo 150km difficili, limite di 100 e molto freddo in questa gola, a occhio saranno almeno -10, il vento forte porta la neve in strada staccandola dalle rocce delle montagne, molto bello da vedere il tutto rende impegnativa la guida.
tiriamo dritti fermandoci solo per i rifornimenti, è importante arrivare in Italia prima che cali il sole.
Al casello la moto decide che non vuole più ripartire, il cruscotto si accende e spegne all'impazzata e il motorino non gira, provo a dargli una spinta e riparte, da li faccio un po' di km con il quadro impazzito poi si è ripreso bene, sarà stato del sale su qualche contatto, non lo so, l'importante è che il motore gira regolare come solo un motore giapponese sa fare!
arrivati a Udine sembra proprio caldo, mi divido dal mio buon collega e vado verso casa con il sole già basso ma tranquillo, ormai è solo questione di tempo e da solo posso tenere medie autostradali un po' più alte.
arrivato al casello di Trieste mi trovo in fila e c'è uno scooter, mi metto dietro di lui e si gira, mi saluta e mi dice "che freddo" io scoppio a ridere, saranno stati 3-4° e iniziavo ad avere caldo a stare fermo, poi lo guardo e lo capisco, aveva un abbigliamento decisamente poco tecnico, scarpe e tuta da ginnastica, guantini leggerie casco jet, al casello paga 18 euro quindi arrivava anche da distante! certo che quello è proprio pazzo!!!!
da li in poi il viaggio si può considerare finito, non ci resta che scrivere qualche sms agli amici elefanti perchè con questa esperienza si crea un legame speciale.
partire in 6 con 5 moto da treviso il giovedì, fare una tappa a monaco dove ci incontravamo con altri e poi il venerdì andare in fossa per restarci fino a domenica.
la realtà dei fatti è...
1 è senza patente, un altro sbatte la macchina del padre una settimana prima e quindi rinuncia sia lui che la sua donna, un altro si becca una bruttissima bronchite a 2 giorni della partenza quindi ci troviamo a partire in 2 con 2 moto.
ritrovo alle 8 e sono solo... qualche minuto e mi arriva una telefonata, è il mio compagno di viaggio che è appiedato in autostrada con l'africa twin che brucia fusibili a manetta.
INIZIAMO BENE!!!!
40 minuti di ritardo e arriva, era saltato il relè delle manopole riscaldate, per fortuna ha le moffole e abbiamo una fornitura industriale di fantastici scaldini chimici della only hot nosto sponsor in questa occasione.
la temperatura è mite e procediamo spediti fino a Trento dove il termometro arriva a circa 0°, da li saliamo sul Brennero e iniziamo a vedere qualche moto finalmente, a pranzo ci troviamo con il resto del gruppo che era partito da Torino e saliamo assieme fino ad un paesino nei pressi di Monaco e raggiungiamo l'hotel che ci è stato tanto decantato per la sua cucina slurp peccato che quel giorno la cucina fosse chiusa puntiiii
doccia calda e andiamo in un ristorante li vicino per degustare qualche piatto tipico e ci ritroviamo seduti in un ristorante greco dove ordiniamo della carne mista e ci arriva un kebab!!!!
7 italiani che vanno in germania per mangiare un kebab in un ristorante greco e non aggiungo altro <banned> però la birra era tedesca e buonissima!
ci ritroviamo ad andare a letto prestissimo, e la mattina seguente ci troviamo mezzora prima dell'orario prefissato per la colazione, le moto rimaste all'aperto partono tutte facilmente.
colazione abbondante e via per le strade della campagna tedesca, la neve rende bellissimo il paesaggio ma le strade sono pulite tranne in qualche raro tratto, arriviamo al raduno e anche li la strada è pulitissima quindi portiamo le moto in fossa mentre il gruppo di torinesi va in albergo a sistemarsi.
io e il mio amico prepariamo l'accampamento ma l'organizzazione ha già finito la paglia, cosa gravissima visto che serve a separare la tenda dalla neve!
questa mancanza non ci scoraggia, infondo c'è il sole e siamo appena arrivati, e siamo carichi, accendiamo il fuoco con un po' di difficoltà e piantiamo la tenda, facciamo anche un po' di spazio per due amici che arriveranno in giornata, in particolare un marchigiano che è partoto a mezzanotte e si sta facendo tutta una tirata mastic###i arriveranno solo alle 19 quando il sole è già calato da un pezzo! che dire, un mito, 19 ore di moto con una vecchia africa twin carica all'inverosimile, uno con 2 palle grandi come una casa!
comunque siamo li davanti al fuoco, la carne si cuoce lentamente sulle braci e ci scaldiamo con la grappa e storie di viaggi, di moto e sogni, facciamo amicizia con i nostri vicini di tenda, un gruppo di veronesi alla loro prima esperienza all'elefante e lo si vede subito dal fuoco, sarà alto un metro e brucia un sacco di legna e presto resteranno senza.
la notte porta tanto freddo e non riusciamo a bere la birra perchè si ghiacciava, non resta altro che camminare tra le tende per scaldarsi e andare a bere un buon vin brulè bollente ma da bere in fretta o diventa solo vino svampito in pochi minuti.
insomma avrete capito che la notte ha fatto un gran freddo e il mio compagno di viaggio scivolando sul ghiaccio fa un movimento innaturale che gli causa un terribile mal di schiena, passerà la notte su una sedia perchè non riesce a stare disteso.
siamo stanchi e andiamo a dormire ma qui arriva la terribile sorpresa, l'assenza di paglia è molto più grave di quanto pensassi, sento il terreno che mi toglie il calore dal corpo e dopo un paio d'ore passate a cercare una soluzione non ce la faccio più, mi infilo gli stivali ed esco dalla tenda tremolante e vado ad attaccarmi sul primo fuoco che trovo acceso, dopo un po' arriva un ragazzo barcollante che mi guarda stranito sul suo fuoco, mi chiede qualche cosa in tedesco che non capisco, ma con le mani gli faccio segno che sto congelando, lui subito prende altri due legni e li butta sul fuoco, parliamo un po' in inglese anche se lui a stento si regge in piedi, anzi un paio di volte lo tengo su che stava cadendo sul fuoco.
mi chiede da dove arrivo e che moto uso, gli dico Suzuki e lui orgoglio mi mostra la pach con la bellissima S spigolosa di colore rosso, è dei nostri! fajepaura
mi ci vuole oltre un' ora per scaldarmi un po' alcuni vicini di tenda che avevamo conosciuto durante la giornata avevano delle balle di paglia che usavano per sedersi, ne prendo una in prestito e la infilo sotto la tenda riuscendo così a dormire un paio d'ore anche se ormai il freddo è arrivato alle ossa e non va mai via del tutto.
la mattina il mio socio mi riferisce che così non riesce a sopportare un altra notte e io sono molto provato così decido che andrò con lui, anche perchè non mi va di fargli fare questo viaggio da solo.
la nostra fortuna è che uno dei nostri ha con se una farmacia e riesce a rimetterci in piedi, carichiamo tutto, ultimi saluti e via in strada, questa volta decidiamo di tagliare a sud per Villach e la strada si dimostra molto piacevole, ci sono solo 150km difficili, limite di 100 e molto freddo in questa gola, a occhio saranno almeno -10, il vento forte porta la neve in strada staccandola dalle rocce delle montagne, molto bello da vedere il tutto rende impegnativa la guida.
tiriamo dritti fermandoci solo per i rifornimenti, è importante arrivare in Italia prima che cali il sole.
Al casello la moto decide che non vuole più ripartire, il cruscotto si accende e spegne all'impazzata e il motorino non gira, provo a dargli una spinta e riparte, da li faccio un po' di km con il quadro impazzito poi si è ripreso bene, sarà stato del sale su qualche contatto, non lo so, l'importante è che il motore gira regolare come solo un motore giapponese sa fare!
arrivati a Udine sembra proprio caldo, mi divido dal mio buon collega e vado verso casa con il sole già basso ma tranquillo, ormai è solo questione di tempo e da solo posso tenere medie autostradali un po' più alte.
arrivato al casello di Trieste mi trovo in fila e c'è uno scooter, mi metto dietro di lui e si gira, mi saluta e mi dice "che freddo" io scoppio a ridere, saranno stati 3-4° e iniziavo ad avere caldo a stare fermo, poi lo guardo e lo capisco, aveva un abbigliamento decisamente poco tecnico, scarpe e tuta da ginnastica, guantini leggerie casco jet, al casello paga 18 euro quindi arrivava anche da distante! certo che quello è proprio pazzo!!!!
da li in poi il viaggio si può considerare finito, non ci resta che scrivere qualche sms agli amici elefanti perchè con questa esperienza si crea un legame speciale.
