
Stoner deve aver pensato di poter essere sembrato lento a qualcuno, ieri. E quindi, ha deciso che il tempo – pazzesco – stampato da Daniel Pedrosa con il fresco della mattinata andava assolutamente ritoccato. E, come suo solito, pronti-via, è uscito a fine giornata, ritoccando di mezzo centesimo il crono del compagno di squadra. Che non l’avrà presa benissimo, ne siamo sicuri, ma che mantiene la sua imperscrutabile, malinconica, serenità. Bisognerebbe vedere come si comporta Puig in privato, per capire bene quale sia la situazione in Honda; fatto sta che i vertici della casa di Tokyo, che oggi possono contare anche sul nostro Dovizioso vicinissimo, in terza posizione (evidentemente il passo avanti fatto ieri in termini di stabilità in frenata e feeling sul retrotreno non era una mera dichiarazione politica…), si staranno fregando le mani dalla soddisfazione.
Bisogna scendere al quarto posto per trovare Ben Spies, staccato di ben sei decimi e mezzo, e ancora sotto per vedere il campione del mondo Jorge Lorenzo (a proposito, perché una livrea blu/nera? Un bel bianco/rosso con il fregio laterale, come ai tempi d’oro, pareva brutto? Misteri del marketing), il che fa suonare più di un campanello d’allarme, anche perché Simoncelli e Aoyama sono lì dietro, attaccati alle terga. E’ vero, il passo di gara è un’altra questione, e le Yamaha sono ben più competitive in questo riguardo – e bisogna anche vedere come si comportano le moto a gomme finite, elemento da non sottovalutare – ma, fossimo ad Iwata, non saremmo esattamente sereni.
Probabilmente, sereni lo sono ancora meno a Borgo Panigale. Non fosse bastata la spalla, ci s’è messa anche un’influenza bestiale, della stessa razza che sembra aver colpito nuovamente anche Alvaro Bautista, che a metà giornata è sceso dalla moto bianco come un cencio. Mali da mettere in preventivo, da queste parti, che però hanno, in questo particolare momento storico, un impatto devastante sul programma di lavoro Ducati. Ci sono una montagna di cose da provare sulla Desmosedici GP11, e restano tre giornate, di cui forse anche quella di domani andrà persa a causa della febbre di Rossi – Hayden fa come al solito un ottimo lavoro, ma non basta. Tifosi di Rossi e Ducati, se aspettavate un momento preciso in cui accendere i ceri in chiesa, questo è quello giusto.
I tempi:
1 Casey Stoner Honda 2’00”171
2 Dani Pedrosa Honda +0”058
3 Andrea Dovizioso Honda +0”360
4 Ben Spies Yamaha +0”653
5 Jorge Lorenzo Yamaha +0”760
6 Marco Simoncelli Honda +0”862
7 Hiroshi Aoyama Honda +1”268
8 Colin Edwards Yamaha +1”567
9 T2 Yamaha +1”621
10 Hector Barbera Ducati +1”738
11 Alvaro Bautista Suzuki +1”864
12 Nicky Hayden Ducati +2”037
13 T1 Yamaha +2”425
14 Randy De Puniet Ducati +2”433
15 Loris Capirossi Ducati +2”453
16 Karel Abraham Ducati +2”505
17 Toni Elias Honda +2”770
18 Cal Crutchlow Yamaha +2”813
19 Nobuatsu Aoki Suzuki +4”411
da Motonline