L’avventura della Kawasaki – Hayate da quando la Dorna ha deciso di accollarsi i costi di una moto in più sullo schieramento per non lasciare a piedi Marco Melandri – sta per finire.
Già da qualche tempo, infatti, tutti i mezzi della squadra sono in vendita: camion, hospitality, tutto quanto.
A rivelarlo, a Laguna Seca, è stato Andrea Dosoli, l’ingegnere che ha preso in mano la compagine italo-giapponese con ottimi risultati, tenendo conto degli investimenti.
“Con un budget del 25% rispetto a quello originale stiamo facendo abbastanza bene – ha detto Dosoli – ma ovviamente attualmente abbiamo più materiale di quanto ci serve, con un solo pilota, così il resto è tutto in vendita. Credo comunque che il prossimo anno la Kawasaki non ci sarà: la decisione di ritirarsi è stata preso molto in alto e tornare indietro equivarrebbe ad una ammissione di aver commesso un errore”.
Dosoli è critico sui nuovi regolamenti che, a partire da Brno, prevedono di poter utilizzare solo cinque motori nelle restanti sette gare.
“Sarebbe stato meglio introdurre una limitazione sui giri, sul consumo o sull’aspirazione, per ché riprogettare un motore per farlo durare di più avrà un costo. Noi problemi non ne abbiamo, il nostro motore non si è mai rotto, però…”.
