Approccio al miglioramento in pista
- skank
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Approccio al miglioramento in pista
Vi pongo un quesito strano.
L'anno scorso sono andato due volte in pista entrambe a Castelletto di branduzzo.
Li c'è una curva a sinistra (la seconda dell'ovale), è una curva a quasi 180 gradi, da fare attorno ai 100 km/h credo.
bene: mi sono trovato in quella curva in diverse situazioni:
-Molto piegato con la sensazione che la moto stesse chiudendo troppo e che fosse proprio troppo piegata
-Piegato ad un angolo in cui mi sentivo sicuro ma con la sensazione che stessi andando troppo piano
-Sono andato leggermente largo (di 2 metri) un paio di volte
Pensandoci mi sono detto che il problema è un insieme di cose:
-Quanto mi posso piegare prima di andare in terra
-Quanto posso entrare forte
-Quanto è giusto chiudere la curva cioè quanti metri fare "alla corda"
Ma non so su quale elemento focalizzarmi per fare la curva più forte mi spiego? Tra l'altro alla seconda uscita riuscivo a fare la curva con il gionicchio abbondantemente a terra che mi da la "misura" di quanto sono piegato, ma ho iniziato a preoccuparmi quando ero abbastanza piegato da doverlo tirare dentro.
Mi trovo quindi a non sapere quanto di più posso osare e quali sono gli indicatori che mi possono dare dei segnali.
Avete consigli o suggerimenti?
L'anno scorso sono andato due volte in pista entrambe a Castelletto di branduzzo.
Li c'è una curva a sinistra (la seconda dell'ovale), è una curva a quasi 180 gradi, da fare attorno ai 100 km/h credo.
bene: mi sono trovato in quella curva in diverse situazioni:
-Molto piegato con la sensazione che la moto stesse chiudendo troppo e che fosse proprio troppo piegata
-Piegato ad un angolo in cui mi sentivo sicuro ma con la sensazione che stessi andando troppo piano
-Sono andato leggermente largo (di 2 metri) un paio di volte
Pensandoci mi sono detto che il problema è un insieme di cose:
-Quanto mi posso piegare prima di andare in terra
-Quanto posso entrare forte
-Quanto è giusto chiudere la curva cioè quanti metri fare "alla corda"
Ma non so su quale elemento focalizzarmi per fare la curva più forte mi spiego? Tra l'altro alla seconda uscita riuscivo a fare la curva con il gionicchio abbondantemente a terra che mi da la "misura" di quanto sono piegato, ma ho iniziato a preoccuparmi quando ero abbastanza piegato da doverlo tirare dentro.
Mi trovo quindi a non sapere quanto di più posso osare e quali sono gli indicatori che mi possono dare dei segnali.
Avete consigli o suggerimenti?
se hai intenzione di fermarmi devi essere disposto a tutto
- ciocmangion
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Re: Approccio al miglioramento in pista
nel mio poiccolo provo a dire qualcosa
quanto puoi piegare? dipende dalle gomme e da te ognuno ha il suo limite la moto e le gomme non hanno colpe. prova aumentando un pò alla volta.
quanto puoi entrare forte? per incominciare è meglio entrare lenti e uscire veloci.
per il punto di corda devi arrivarci sopra, che sia al centro o fine curva, se proprio sei lento è hai paura non chiuderlo troppo in modo che se qualche fenomeno vuole infilarsi ha un pò di spazio.
il consiglio che mi sento di darti è quello di fare un corso è utilissimo e non sono soldi buttati e poi bisogna girare girare e girare
quanto puoi piegare? dipende dalle gomme e da te ognuno ha il suo limite la moto e le gomme non hanno colpe. prova aumentando un pò alla volta.
quanto puoi entrare forte? per incominciare è meglio entrare lenti e uscire veloci.
per il punto di corda devi arrivarci sopra, che sia al centro o fine curva, se proprio sei lento è hai paura non chiuderlo troppo in modo che se qualche fenomeno vuole infilarsi ha un pò di spazio.
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- skank
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Re: Approccio al miglioramento in pista
Ho fatto il corso l'anno scorso con solopista, è stato molto utile per "sbloccarmi" tant'è che adesso giro molto meglio, ma non ho ancora capito come intuire i segnali che sto "esagerando"
se hai intenzione di fermarmi devi essere disposto a tutto
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Re: Approccio al miglioramento in pista
Beh credo che per la maggior parte degli utenti una volta che si capisce che si sta "esagerando" è troppo tadi per far qualcosa però è comunque una sensibilità che si migliora con la pratica!
Per quanto riguarda nel dettaglio quella curva non c'ho mai girato e quindi non posso dirti nulla se non che mi suona strano fare vari metri alla corda. La corda è un punto, si tocca e da lì in poi si inizia a dare gas...questo almeno di solito, quella curva nello specifico non la conosco ma non credo che sia corretto comunque far tanti metri sul cordolo!
Detto ciò per darti un consiglio più pratico quando tornerai in pista prova a vedere dove passano gli altri e pian piano a seguire quelle traiettorie, prima o poi ne troverai una che "ti si addice"!
Per la velocità lascia stare, quoto appieno Ciocmangion quando ti dice "girare girare e girare"!
Per quanto riguarda nel dettaglio quella curva non c'ho mai girato e quindi non posso dirti nulla se non che mi suona strano fare vari metri alla corda. La corda è un punto, si tocca e da lì in poi si inizia a dare gas...questo almeno di solito, quella curva nello specifico non la conosco ma non credo che sia corretto comunque far tanti metri sul cordolo!
Detto ciò per darti un consiglio più pratico quando tornerai in pista prova a vedere dove passano gli altri e pian piano a seguire quelle traiettorie, prima o poi ne troverai una che "ti si addice"!
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- kmer
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Re: Approccio al miglioramento in pista
Allora io li ci ho girato una giornata..... alla mattina con l'istruttore, quindi riporto cosa mi ha insegnato x affrontare quella curva.
premessa:
gomme slick
pedane arretrate in posizione media (sia verticale che orizzontale)
moto 1000 cc.
2 curva ovale a sinistra:
marcia inserita 3 (per tutto l'ovale!).
giri 7:8 mila in percorrenza.
velocità non ho il tachimetro.
imposto la traiettoria in ingresso al centro della carreggiata, chiudo il gas senza frenare, corda a centro curva (50 cm dal cordolo), uscita più stretta possibile (vicino all'interno curva) per prepararsi al rampino a destra appena in uscita.
angolo di piega (nel mio caso ma dipende da mille fattori) ginocchio a terra con pedane che sfregano........ ma non vuol dire nulla, ti ripeto dipende da mille fattori!!!!
Ciao
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2 curva ovale a sinistra:
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velocità non ho il tachimetro.
imposto la traiettoria in ingresso al centro della carreggiata, chiudo il gas senza frenare, corda a centro curva (50 cm dal cordolo), uscita più stretta possibile (vicino all'interno curva) per prepararsi al rampino a destra appena in uscita.
angolo di piega (nel mio caso ma dipende da mille fattori) ginocchio a terra con pedane che sfregano........ ma non vuol dire nulla, ti ripeto dipende da mille fattori!!!!
Ciao

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Re: Approccio al miglioramento in pista
Ho preso quella curva come esempio ma la cosa si può generalizzare a tutti i percorsi, anche io la faccio cosi, cioè 3 entro non troppo largo ed esco stretto, ma cerco di ritardare la corda perchè c'è da uscire strettissimi.
A me non sfregano le padane me il ginocchio è abbondantemente a terra, solo che a quanto mi dite non c'è un "approccio" particolare per migliorare se non giragiragiragiragiragira, giusto?
A me non sfregano le padane me il ginocchio è abbondantemente a terra, solo che a quanto mi dite non c'è un "approccio" particolare per migliorare se non giragiragiragiragiragira, giusto?
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Re: Approccio al miglioramento in pista
skank ha scritto:... non c'è un "approccio" particolare per migliorare se non giragiragiragiragiragira, giusto?



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Re: Approccio al miglioramento in pista
Ma non è un peccato??????kmer ha scritto:.........con pedane che sfregano........

Ciao Gemellino
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Re: Approccio al miglioramento in pista
Più che altro è un po' pericoloso, se devi stringere o ti sbagli a piegare di più si inpuntano!! 

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Re: Approccio al miglioramento in pista
Voleva essere una battuta la mia............Zen ha scritto:Più che altro è un po' pericoloso, se devi stringere o ti sbagli a piegare di più si inpuntano!!

Ciao Gemellino