RIVOLTA DEI MOTOCICLISTI
- brisby mekkaniko
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RIVOLTA DEI MOTOCICLISTI
8-9MAGGIO AUTODROMO DI MONZA RIVOLTA IN MOTO PER IL DEGRADO DELLE STRADE ITALIANE!!INVECE DI PERDER TEMPO CN LEGGI K CI COSTRINGONO AD ANDARE IN MOTO CORAZZATI.. E SE NN LO FACCIAMO SUPER MULTE (TANTO X CAMBIARE..) MA K SERVE SE POI TROVIAMO I CRATERI SULLE STRADE!!
Il transito di bus e mezzi pesanti, il traffico sostenuto, le piogge e il gelo, e le buche tornano, i tombini riaffiorano come scalini dal profilo della strada, si riaffacciano avvallamenti, crepe e solchi. Lo riconosce perfino il rappresentante degli asfaltatori, Carlo Giavarini, presidente Siteb, l’associazione del bitume, dell’asfalto e delle strade, un tecnico che insegna alla facoltà di ingegneria della Sapienza di Roma: “I lavori spesso sono eseguiti male; la manutenzione affidata con gare al massimo ribasso e assegnata a ditte che propongono prezzi inferiori del 50 per cento e passa rispetto ai minimi necessari. Con queste premesse e per non rimetterci, le aziende si arrangiano e se sul capitolato c’è scritto che la strada deve essere “scarificata”, cioè grattata, per 5 centimetri, ne grattano 1, così abbattono i costi di smaltimento e poi stendono meno asfalto. Tanto nessuno controlla. Inoltre le imprese risparmiano anche sulla qualità dei materiali, sulla percentuale di legante e di bitume. Per questo poi la strada non tiene, dopo 6 mesi è peggiore di prima e i lavori devono essere rifatti mille volte”.
Sulle strade italiane si muore molto più che su quelle europee
Le conseguenze sono gravissime. Soprattutto a causa della pessima qualità delle strade, nelle città italiane si muore molto più che nelle altre città europee, in particolare tra gli utenti più a rischio: motociclisti, pedoni, ciclisti, anziani. Nel 2007 i morti sono stati 2.269, ossia 6,2 al giorno, i feriti 238.718, cioè 654 al giorno, con un costo economico per la collettività di quasi 21 miliardi di euro (57 milioni al giorno). A Roma, per esempio, è una mattanza: ogni 100 mila abitanti ci sono in media 7,4 morti, 5,4 in più rispetto a Parigi, 5,8 in più rispetto a Berlino, 4,7 a Madrid, 4,4 a Londra. A Bari e Milano i dati sono quasi una fotocopia di quelli romani, però a Catania, Messina, Verona e Bologna va anche peggio.
In 3 anni, dal 2003 al 2006, la percentuale di morti sulle strade a Napoli è cresciuta di oltre l’80 per cento, a Roma del 40, a Catania di circa il 30 e a Milano più del 15. Solo in alcune città di paesi a basso tasso di sviluppo, con modesti volumi di traffico e sistemi di mobilità antiquati, come Vilnius, Riga o Lubiana, le strade sono più pericolose di quelle italiane. Tuttavia, mentre altrove in genere cercano di migliorare, in Italia si fa finta di niente e il rischio cresce.
5 mila punti critici segnalati dai cittadini
Che causa del moltiplicarsi di incidenti, morti e feriti siano soprattutto le buche e il manto stradale malmesso è opinione non solo di esperti e addetti ai lavori, ma degli stessi utenti della strada, automobilisti, motociclisti e pedoni. Degli oltre 5 mila punti critici segnalati dai cittadini e verificati uno per uno dalla Fondazione sicurezza stradale dell’Ania, l’associazione delle imprese di assicurazione, quasi 3 mila riguardano strade di città e circa 2 mila indicano buche o strade dissestate. I tratti sono stati segnalati alle autorità competenti, comuni, province, Anas, concessionari autostradali, che spesso, però, si sono girati dall’altra parte. I casi risolti con un intervento sono stati appena 160, il 3 per cento, in prevalenza sulle autostrade.
Racconta Umberto Guidoni, segretario generale della fondazione: “Le amministrazioni pubbliche e i concessionari delle strade all’inizio non ci hanno capito. Le cose sono migliorate quando abbiamo spiegato che non volevamo appioppare pagelle o bacchettare gli inadempienti, ma solo dare una mano. A quel punto molti hanno smesso di chiuderci la porta in faccia, anche se le vie non sono migliorate come d’incanto, i tempi di risposta alle segnalazioni restano insufficienti”.
Per esempio l’Anas, l’ente la cui ragione sociale è proprio la cura delle strade, per mesi si è rifiutato perfino di ricevere le segnalazioni dei punti pericolosi. Solo dopo infinite insistenze ha istituito un call center che però si limita a trascrivere il caso segnalato e ad avvertire che è stato girato all’”ufficio competente”. Intanto, mentre la gente continua a rischiare la pelle, i premi delle polizze di assicurazione fanno fatica a scendere perché il numero di sinistri resta elevatissimo e, considerato 100 il totale dei costi di gestione dell’Rc auto, quasi l’82 se ne va per i risarcimenti delle vittime.
I soldi delle multe per coprire le buche
Anche tra i comuni i tempi di intervento non sono brucianti. Mesi fa, per esempio, la Fondazione Ania ha firmato protocolli di intesa con Roma e Milano mettendo a disposizione dei due comuni 1 milione di euro per ridipingere le strisce pedonali: “Sembra impossibile, ma non riusciamo a far spendere quei quattrini” constata il segretario dell’associazione.
I comuni in base all’articolo 208 del Codice della strada per la manutenzione dovrebbero attingere dalle somme raccolte con le multe, 12 milioni di contravvenzioni nel 2008, più 7,9 per cento rispetto all’anno prima, quasi 2 miliardi di euro incassati. Ma non lo fanno perché sanno che tanto nessuno controlla. Alla Camera proprio in questi giorni i parlamentari stanno cercando di introdurre sanzioni per gli inadempienti, per esempio riducendo i trasferimenti statali alle amministrazioni che non dichiarano il numero delle multe effettuate e i relativi incassi.
“Ma occorre vigilare anche sulla qualità dei lavori” raccomanda Angelo Artale, direttore della Finco, federazione confindustriale che raggruppa i produttori di materiali e impianti per le costruzioni, strade comprese. Con una nota ai parlamentari, la Finco ha proposto l’istituzione di un servizio ispettivo stradale alle dipendenze del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti pagato dagli enti proprietari delle strade, con un contributo dell’Inail e delle imprese di assicurazione.
http://www.facebook.com/#!/event.php?ei ... 0262370718
Il transito di bus e mezzi pesanti, il traffico sostenuto, le piogge e il gelo, e le buche tornano, i tombini riaffiorano come scalini dal profilo della strada, si riaffacciano avvallamenti, crepe e solchi. Lo riconosce perfino il rappresentante degli asfaltatori, Carlo Giavarini, presidente Siteb, l’associazione del bitume, dell’asfalto e delle strade, un tecnico che insegna alla facoltà di ingegneria della Sapienza di Roma: “I lavori spesso sono eseguiti male; la manutenzione affidata con gare al massimo ribasso e assegnata a ditte che propongono prezzi inferiori del 50 per cento e passa rispetto ai minimi necessari. Con queste premesse e per non rimetterci, le aziende si arrangiano e se sul capitolato c’è scritto che la strada deve essere “scarificata”, cioè grattata, per 5 centimetri, ne grattano 1, così abbattono i costi di smaltimento e poi stendono meno asfalto. Tanto nessuno controlla. Inoltre le imprese risparmiano anche sulla qualità dei materiali, sulla percentuale di legante e di bitume. Per questo poi la strada non tiene, dopo 6 mesi è peggiore di prima e i lavori devono essere rifatti mille volte”.
Sulle strade italiane si muore molto più che su quelle europee
Le conseguenze sono gravissime. Soprattutto a causa della pessima qualità delle strade, nelle città italiane si muore molto più che nelle altre città europee, in particolare tra gli utenti più a rischio: motociclisti, pedoni, ciclisti, anziani. Nel 2007 i morti sono stati 2.269, ossia 6,2 al giorno, i feriti 238.718, cioè 654 al giorno, con un costo economico per la collettività di quasi 21 miliardi di euro (57 milioni al giorno). A Roma, per esempio, è una mattanza: ogni 100 mila abitanti ci sono in media 7,4 morti, 5,4 in più rispetto a Parigi, 5,8 in più rispetto a Berlino, 4,7 a Madrid, 4,4 a Londra. A Bari e Milano i dati sono quasi una fotocopia di quelli romani, però a Catania, Messina, Verona e Bologna va anche peggio.
In 3 anni, dal 2003 al 2006, la percentuale di morti sulle strade a Napoli è cresciuta di oltre l’80 per cento, a Roma del 40, a Catania di circa il 30 e a Milano più del 15. Solo in alcune città di paesi a basso tasso di sviluppo, con modesti volumi di traffico e sistemi di mobilità antiquati, come Vilnius, Riga o Lubiana, le strade sono più pericolose di quelle italiane. Tuttavia, mentre altrove in genere cercano di migliorare, in Italia si fa finta di niente e il rischio cresce.
5 mila punti critici segnalati dai cittadini
Che causa del moltiplicarsi di incidenti, morti e feriti siano soprattutto le buche e il manto stradale malmesso è opinione non solo di esperti e addetti ai lavori, ma degli stessi utenti della strada, automobilisti, motociclisti e pedoni. Degli oltre 5 mila punti critici segnalati dai cittadini e verificati uno per uno dalla Fondazione sicurezza stradale dell’Ania, l’associazione delle imprese di assicurazione, quasi 3 mila riguardano strade di città e circa 2 mila indicano buche o strade dissestate. I tratti sono stati segnalati alle autorità competenti, comuni, province, Anas, concessionari autostradali, che spesso, però, si sono girati dall’altra parte. I casi risolti con un intervento sono stati appena 160, il 3 per cento, in prevalenza sulle autostrade.
Racconta Umberto Guidoni, segretario generale della fondazione: “Le amministrazioni pubbliche e i concessionari delle strade all’inizio non ci hanno capito. Le cose sono migliorate quando abbiamo spiegato che non volevamo appioppare pagelle o bacchettare gli inadempienti, ma solo dare una mano. A quel punto molti hanno smesso di chiuderci la porta in faccia, anche se le vie non sono migliorate come d’incanto, i tempi di risposta alle segnalazioni restano insufficienti”.
Per esempio l’Anas, l’ente la cui ragione sociale è proprio la cura delle strade, per mesi si è rifiutato perfino di ricevere le segnalazioni dei punti pericolosi. Solo dopo infinite insistenze ha istituito un call center che però si limita a trascrivere il caso segnalato e ad avvertire che è stato girato all’”ufficio competente”. Intanto, mentre la gente continua a rischiare la pelle, i premi delle polizze di assicurazione fanno fatica a scendere perché il numero di sinistri resta elevatissimo e, considerato 100 il totale dei costi di gestione dell’Rc auto, quasi l’82 se ne va per i risarcimenti delle vittime.
I soldi delle multe per coprire le buche
Anche tra i comuni i tempi di intervento non sono brucianti. Mesi fa, per esempio, la Fondazione Ania ha firmato protocolli di intesa con Roma e Milano mettendo a disposizione dei due comuni 1 milione di euro per ridipingere le strisce pedonali: “Sembra impossibile, ma non riusciamo a far spendere quei quattrini” constata il segretario dell’associazione.
I comuni in base all’articolo 208 del Codice della strada per la manutenzione dovrebbero attingere dalle somme raccolte con le multe, 12 milioni di contravvenzioni nel 2008, più 7,9 per cento rispetto all’anno prima, quasi 2 miliardi di euro incassati. Ma non lo fanno perché sanno che tanto nessuno controlla. Alla Camera proprio in questi giorni i parlamentari stanno cercando di introdurre sanzioni per gli inadempienti, per esempio riducendo i trasferimenti statali alle amministrazioni che non dichiarano il numero delle multe effettuate e i relativi incassi.
“Ma occorre vigilare anche sulla qualità dei lavori” raccomanda Angelo Artale, direttore della Finco, federazione confindustriale che raggruppa i produttori di materiali e impianti per le costruzioni, strade comprese. Con una nota ai parlamentari, la Finco ha proposto l’istituzione di un servizio ispettivo stradale alle dipendenze del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti pagato dagli enti proprietari delle strade, con un contributo dell’Inail e delle imprese di assicurazione.
http://www.facebook.com/#!/event.php?ei ... 0262370718
- Niko984
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Re: RIVOLTA DEI MOTOCICLISTI
Vista la gravità della situazione sulle strade e il tipo di manifestazione metto la discussione in rilievo tra quelle importanti fino alla data dell'evento, di modo che chiunque possa vederla e se interessato partecipare...

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Re: RIVOLTA DEI MOTOCICLISTI
Guardate che il parlamento ha annullato la proposta di legge per cui bisognava "bardarsi" obbligatoriamente per girare in moto...
La protesta contro il degrado delle strade è giusta, ma il primo pezzo del topic ("8-9MAGGIO AUTODROMO DI MONZA RIVOLTA IN MOTO PER IL DEGRADO DELLE STRADE ITALIANE!!INVECE DI PERDER TEMPO CN LEGGI K CI COSTRINGONO AD ANDARE IN MOTO CORAZZATI.. E SE NN LO FACCIAMO SUPER MULTE (TANTO X CAMBIARE..) MA K SERVE SE POI TROVIAMO I CRATERI SULLE STRADE!!") non riporta la verità.
La protesta contro il degrado delle strade è giusta, ma il primo pezzo del topic ("8-9MAGGIO AUTODROMO DI MONZA RIVOLTA IN MOTO PER IL DEGRADO DELLE STRADE ITALIANE!!INVECE DI PERDER TEMPO CN LEGGI K CI COSTRINGONO AD ANDARE IN MOTO CORAZZATI.. E SE NN LO FACCIAMO SUPER MULTE (TANTO X CAMBIARE..) MA K SERVE SE POI TROVIAMO I CRATERI SULLE STRADE!!") non riporta la verità.

- brisby mekkaniko
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Re: RIVOLTA DEI MOTOCICLISTI
bhe che lo abbiano approvato o no..la manifestazione è giusta x le strade..poi magari è stato scritto prendendo la palla al balzo di quella notizia..ma non è assolutamente per quello
- Maledetto centimetro
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Re: RIVOLTA DEI MOTOCICLISTI
"ci costringono ad andare in moto corazzati" il che forse è giusto...penso ai ragazzini su moto o scooter in canottiera, infradito e scolapasta in testa, a cui auguro vivamente di non cadere mai, nemmeno da fermi.
Per quanto riguarda le morti su strada in italia, non credo che il fattore predominante sia la condizione dell'asfalto ma la totale mancanza di rispetto per le leggi degli utenti...che negli anni peggiora.
Per il resto: ottima iniziativa, magari scegliere il week end di SBK finalmente metterà in risalto la protesta!
Per quanto riguarda le morti su strada in italia, non credo che il fattore predominante sia la condizione dell'asfalto ma la totale mancanza di rispetto per le leggi degli utenti...che negli anni peggiora.
Per il resto: ottima iniziativa, magari scegliere il week end di SBK finalmente metterà in risalto la protesta!
vado piano per non umiliarti! XD
- Dak
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Re: RIVOLTA DEI MOTOCICLISTI
perchè avevi dei dubbi sul fatto che la annullassero??SS 65 is my home ha scritto:Guardate che il parlamento ha annullato la proposta di legge per cui bisognava "bardarsi" obbligatoriamente per girare in moto...
La protesta contro il degrado delle strade è giusta, ma il primo pezzo del topic ("8-9MAGGIO AUTODROMO DI MONZA RIVOLTA IN MOTO PER IL DEGRADO DELLE STRADE ITALIANE!!INVECE DI PERDER TEMPO CN LEGGI K CI COSTRINGONO AD ANDARE IN MOTO CORAZZATI.. E SE NN LO FACCIAMO SUPER MULTE (TANTO X CAMBIARE..) MA K SERVE SE POI TROVIAMO I CRATERI SULLE STRADE!!") non riporta la verità.
Meglio bannato che diffidato [cit.]
Chi muore inseguendo un sogno sorride alla morte e il sorriso cancella qualsiasi violenza.
U.H.T. Man......
E voglia 'e metter 'o rum...chi nasce strunz nun pò addiventà babbà.....
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- Pedane grattate
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Re: RIVOLTA DEI MOTOCICLISTI
L'anno annullata, ma cmq la vogliono rivedere in seguito.
Questa era assurda, ma ciò non toglie che andrebbe rivista e riproposta!
Molti incidenti capitano nelle città perchè magari uno per evitare una buca scarta improvvisamente e butta giù uno sulle due ruote!
E poi c'è anche la mancanza di rispetto per il prossimo!
Intanto i comuni pensassero a fare le strade come si deve!
Sulla salaria,andando fuori Roma, ogni 2/3 anni rifanno il manto stradale e di buche non se ne vedono.
Purtroppo l'approssimazione e il voler mangiare sopra ad ogni cosa è prerogativa dell'italiano!
Questa era assurda, ma ciò non toglie che andrebbe rivista e riproposta!
Molti incidenti capitano nelle città perchè magari uno per evitare una buca scarta improvvisamente e butta giù uno sulle due ruote!
E poi c'è anche la mancanza di rispetto per il prossimo!
Intanto i comuni pensassero a fare le strade come si deve!
Sulla salaria,andando fuori Roma, ogni 2/3 anni rifanno il manto stradale e di buche non se ne vedono.
Purtroppo l'approssimazione e il voler mangiare sopra ad ogni cosa è prerogativa dell'italiano!
"E ricordatevi...meglio bannato che diffidato!"res'docet
"When there is a will there is a way"cit.HP
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- Bubino
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Re: RIVOLTA DEI MOTOCICLISTI
TheCourier ha scritto:L'anno annullata







PEr il resto quoto, senza contare ogni volta che si prende una buca improvvisa mi parte una palla


Al posto di risparmiare e farle 3ooo volte all'anno, posso spendere qualche soldo in più e VISIONARE sui lavori per far si che siano un po più durature!
PErchè veramente sono nel degrado più totale senza contare le imprese appaltatrici fanno ribrezzo

Abbiamo voglia a spendere soldi....inutilmente

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Re: RIVOLTA DEI MOTOCICLISTI
Bubino ha scritto:TheCourier ha scritto:L'anno annullata![]()
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Ho scritto veloce e mi è scappata, ma non dite in giro che non capisco un acca!!!

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Re: RIVOLTA DEI MOTOCICLISTI
Non preoccuparti quando si scrive in un forum è buona nettiquette non riprendere la gente che scrive male l'itagliano!!TheCourier ha scritto:Bubino ha scritto:TheCourier ha scritto:L'anno annullata![]()
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Ho scritto veloce e mi è scappata, ma non dite in giro che non capisco un acca!!!


