Ciao Matteo...
Inviato: 24 ago 2009, 19:01
Tra il 2004 e il 2005 era miracolosamente scampato a tre violenti scontri stradali. Il destino ha voluto che fosse coinvolto in un quarto schianto, che questa volta gli è stato fatale. Matteo Giannuzzi, 25 anni, residente a Reggio e originario della provincia di Lecce, è morto sul colpo: la sua moto, una Kawasaki Ninja, è uscita di strada a Rosano di Vetto, dopo essersi scontrata con un fuoristrada guidato da un giovane di 33 anni di Busana. Sandro Salvatici, questo il nome dell'automobilista, è ora ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Parma. L'intervento chirurgico cui è stato sottoposto nella notte è andato bene, ma la prognosi, per lui, rimane riservata. L'incidente è avvenuto intorno alle 17.30. Matteo era uscito con un altro centauro, il 27enne russo Alexandre Ozereski, anche lui di Reggio. Viaggiavano in sella alle loro motociclette diretti a Vetto. Secondo la dinamica ricostruita dalla polizia stradale di Castelnovo Monti, i due avevano appena affrontato una curva e si trovavano nel tratto iniziale del rettilineo, leggermente in salita, quando è avvenuto lo scontro con la jeep che giungeva da Castelnovo. Nell'impatto è rimasto ferito anche l'altro motociclista. Visitato al Santa Maria Nuova di Reggio, sarà dimesso a ore.
La scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori inviati dal 118, dei vigili del fuoco e delle tante persone che si sono radunate sul luogo dell'incidente dà l'idea della violenza dello scontro: il corpo dilaniato di Giannuzzi, sbalzato dalla moto, era steso nell'erba. Pezzi della carrozzeria dei mezzi erano sparsi ovunque. Completamente distrutto anche il fuoristrada.
Matteo Giannuzzi era rimasto coinvolto in altri tre incidenti: la sera tra il 9 e il 10 settembre 2004, a Reggio, sempre sulla sua moto, aveva urtato una Mercedes. E in sella a una motocicletta era anche tre mesi prima, il 4 giugno, a Villa Cadè: dopo un sorpasso, si era scontrato con una Skoda Felicia. Nello scontro aveva perso la vita il passeggero trasportato da Giannuzzi, Giovanni La Mattina, di 20 anni. Nel luglio del 2005, poi, il 25enne e l'amico Alexandre erano a bordo dell'auto rimasta coinvolta in un altro schianto mortale: quella volta, a perdere la vita, furono Diego Ligabue, 18 anni, Savatore Iembo, 19, e Roberto Ganazzi, 22.
La scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori inviati dal 118, dei vigili del fuoco e delle tante persone che si sono radunate sul luogo dell'incidente dà l'idea della violenza dello scontro: il corpo dilaniato di Giannuzzi, sbalzato dalla moto, era steso nell'erba. Pezzi della carrozzeria dei mezzi erano sparsi ovunque. Completamente distrutto anche il fuoristrada.
Matteo Giannuzzi era rimasto coinvolto in altri tre incidenti: la sera tra il 9 e il 10 settembre 2004, a Reggio, sempre sulla sua moto, aveva urtato una Mercedes. E in sella a una motocicletta era anche tre mesi prima, il 4 giugno, a Villa Cadè: dopo un sorpasso, si era scontrato con una Skoda Felicia. Nello scontro aveva perso la vita il passeggero trasportato da Giannuzzi, Giovanni La Mattina, di 20 anni. Nel luglio del 2005, poi, il 25enne e l'amico Alexandre erano a bordo dell'auto rimasta coinvolta in un altro schianto mortale: quella volta, a perdere la vita, furono Diego Ligabue, 18 anni, Savatore Iembo, 19, e Roberto Ganazzi, 22.