Questo è il tragitto, che riassume alcune delle più interessanti strade del F.V.G. e delle nazioni confinanti.
http://maps.google.it/maps?f=d&source=s ... 2&t=h&z=10
Il giro non è iniziato nel migliore dei modi.
La Slovenia è un cantiere quasi ininterrotto e la Valle dell'Isonzo non è da meno. Per fortuna alcuni tratti restano gustosi e mi son tolto la ruggine di dosso.
C'è da dire però che ci stan preparando delle belle piste... fra uno/due anni ci sarà da divertirsi!
Mi lascio Kobarid (Caporetto) e Bovec (Plezzo) alle spalle e rientro in Italia per il piccolo Passo del Predil (1200m circa).
Il primo tratto è praticamente una mulattiera su una corsia, ma poi si apre e diventa apprezzabile.
Strada appena asfaltata e curve interessanti... ma ci sono ancora operai al lavoro, per cui si fa tutto con calma.
Foto dal versante sloveno:
Versante italiano (Lago del Predil):
E' ora di pranzo... come non fare un salto in Austria per un galletto con le patatine ed una Gosser da mezzo?
Bierhaus all'aperto ad Arnoldstein...Ahhh... una goduria.
Socializzo un pò con i clienti, con quelle 4 parole di tedesco conosciute che mi permettono di sopravvivere da quelle parti.
Peccato solo che le austriache siano fighe solo da ragazzine, poi stranamente si trasformano in draghi sputafuoco. Mah.
Riparto ristorato e rincuorato dalla fine dei cantieri, rientro in Italia a Coccau e mi sparo la Pontebbana a velocità warp (la MIA velocità warp, per cui...). Curvoni velocissimi in mezzo alle montagne. Uno spettacolo.
Spettacolo come le signorine in vacanza a Tarvisio... tante e belle!
Una macchina con un fiocco rosa sull'antenna mi ricorda che sono un padre di famiglia e che è ora di tornare a casa.
Peccato però che alla vista del cartello "Passo della Mauria 58km" non ci ho visto più e ho deviato verso la nostra strada preferita.
Mi sento bene e le curve le divoro con gran gusto e di gran carriera.
Se ne sono accorti anche i CC che mi aspettavano dopo Forni di Sopra.
Mi fermo (si, io mi fermo) e penso che è finita.n
Invece trovo due gentilissimi carabinieri che fanno il loro dovere di prevenzione e non di repressione.
Mi fanno una paternale (meritata, ammettiamolo
), elencano le mie mancanze e le relative sanzioni.Detto ciò, mi salutano con un augurio di proseguire il viaggio con calma.
Ringrazio e saluto.
Fossero tutti così gentili e professionali... ma devo ammettere che sui CC non posso dire una parola di male.
Probabilmente mi son salvato anche grazie alla moto tutta originale, anche se mi han detto che mi han sentito arrivare praticamente da Udine...
La lavata di capo sortisce l'effetto voluto e, dopo la sosta d'obbligo al solito baretto in cima, torno verso casa a ritmo blando ma pennellando tutte le curve.
Passo della Mauria:
Decido di allungare ulteriormente per evitare i drittoni delle statali e torno a casa facendo il percorso più curvoso possibile.
400km di giro in solitaria, in sé per sé nulla di eccezionale ma il gusto che mi dà è unico.
Ora sono a pezzi, il fisico non è più quello di un paio di anni fa... ma lo spirito è sempre forte!
Il millone è da monumento... mi trovo veramente benissimo ed è anche piuttosto versatile, considerando le tipologie di strade percorse.
La voglia di raduno ninja-series aumenta...
